Questo blog non vuole essere né un enciclopedia di cartoni animati né tantomeno una raccolta cronologica di serie a fumetti, ce ne sono a decine in rete fatte molto bene, non credo che una in più possa fare la differenza. Cercheremo insieme di raccogliere idee, ricordi, impressioni (un pò nostalgiche) di ciò che si leggeva e si guardava in tv un tempo, cercando di trasmettere a chi non c'era le emozioni di quei momenti....e spiegare perchè chi oggi ha 30-35 anni ogni tanto non può fare a meno di dire "..e l'ultimo chiude la porta !!".

5.20.2008

Iron Man, Hulk e soprattutto Batman

Si sa,
pochi giorni fa è uscito il film di Iron Man. Molto bello, soprattutto per i fan. E' stato annunciato il nuovo Hulk e dopo l'estate arriva anche Batman. E fin qui non dico nulla di nuovo. La vera news è che a LUGLIO SOLO PER IL MERCATO DELL'HOME VIDEO arriva BATMAN GOTHAM KNIGHT ! ! !.
Cos'è ?
Non è il film ? No, quello è Dark Knight.

Avete mai immaginato i migliori studi di animazione giapponese che producono per mamma DC un lungometraggio dedicato all'uomo pipistrello ?

Buona visione ( io sto già sbavando....)

Il trailer è già online....

www.warnervideo.com/batmangothamknight/

4.09.2008

Letteratura e dintorni.2





Alessia Martini
I Robottoni
dalle corna di Go Nagai
Edizioni Il Foglio






Festeggiamo i 30 anni di Atlas Ufo Robot con un nuovo libro di Alessia Martini edito dalle 'Edizioni Il Foglio'.

Dal sito dell'editore:

Dopo All’ombra del Fuji Yama dedicato ai più noti cartoni made in Japan trasmessi nel decennio 1978/1988, arriva questa raccolta incentrata sugli indimenticabili robot protagonisti di manga e anime di successo. Il libro si compone di due parti. La prima, di carattere generale, intitolata Corpo e acciaio, analizza la figura dell’automa nella letteratura, nel cinema e nel fumetto ed evidenzia i numerosi stereotipi presenti in questo particolare filone: l’etica dell’onore e la filosofia del samurai, le scintillanti armature e le armi gridate, le basi segrete, prevedibilmente segrete, l’atavica contrapposizione tra bene e male incarnata da buoni, troppo buoni, e cattivi, irrimediabilmente cattivi, le traduzioni e gli adattamenti più o meno arbitrari. La seconda parte, Cuore e acciaio, comprende 14 serie realizzate in Giappone tra la fine degli anni’70 e l’inizio degli anni’80. Dal capostipite Mazinga Z fino a Golion, sorprendentemente sbarcato negli Stati Uniti, passando attraverso il leggendario Goldrake ( presto nuovamente in TV ), l’ibrido Jeeg, il componibile Getta, il drammatico Zambot 3, il simpatico Daitarn, e altri straordinari eroi, indelebilmente impressi nell’immaginario dei trentenni di oggi che, con le loro storie, hanno portato alla ribalta tematiche scottanti come la paura dell’ignoto, le imponderabili conseguenze di ricerche scientifiche spesso azzardate, gli effetti del nucleare all’indomani della tragedia che nel corso della seconda guerra mondiale investì Hiroshima e Nagasaki, la clonazione e il tema del doppio. Un nuovo e ancor più avvincente viaggio sulla macchina del tempo per tornare a quei giorni in cui la fede incrollabile nei propri miti, unita ad una buona dose di fantasia, erano sufficienti per sentirsi invincibili ma anche un invito, rivolto a tutti gli appassionati, a non prendersi troppo sul serio.

04.04.78 04.04.08 TANTI AUGURI ACTARUS ! ! !




In mezzo a diecimila campagne elettorali pochi si sono ricordati che il 4 aprile Goldrake ha compiuto 30 anni. Ebbene si, il 4 aprile 1978 alle 19.20 Rai 2 con il programma Buonasera con... presentava la prima puntata di "Atlas Ufo Robot". Una giornata storica. Come al solito tutte le fiere del settore non ne hanno parlato, impegnate a spendere troppi soldi per ospitare cantanti e sportivi del momento, così come nessuno ha pensato qualche mese fa di ricordare la scomparsa di Roberto dal Giudice, storica voce di Lupin III. Se volete ricordare qualcosa di più sul mitico Goldrake leggetevi il primissimo articolo di questo blog, ci sono molte 'cosine' interessanti.

Novità ?

Cerrrto.

In Italia quando si tratta di essere veri fan non si è secondi a nessuno. Un gruppo di ragazzi nostrani sta producendo (a proprie spese a tempo perso) un cortometraggio dedicato ad Actarus & c.
Qualità ? F A N T A S T I C A ! ! !

Provare per credere http://www.theufo.net/



E qui di seguito i link dei trailer che vale la pena veramente vedere:






















B U O N C O M P L E A N N O ! ! ! !

11.20.2007

Fan Film.2 Studi Collora

Ok, ci siamo.

E visto che ci siamo direi di partire con il top.

http://www.collorastudios.com/

Sandy Collora è un simpatico personaggio che vive in America esperto di modelling ed effetti visivi che da parecchi anni lavora nel mondo del cinema.

Ricordiamo tra i vari film Leviathan, The Abyss, Predator, Robocop, Jurassic Park, Men in Black ecc ecc. Qualche tempo fa ha pensato bene di dimostrare a tutta Hollywood di non saper solo progettare e costruire fantastiche creature e realizzare spettacolari effetti speciali ma anche di saper lavorare dietro ad una macchina da presa.

Oserei dire che ha voluto farlo nel miglior modo possibile.

Due lungometraggi, due capolavori.


1) Batman: Dead End - ovvero la morte di Batman, pensata e realizzata in modo grandioso, ogni particolare è curato con maniacale attenzione, i costumi, i dialoghi, le ambientazioni, assolutamente INCREDIBILE ! 8 minuti per un Batman perfetto.

Di più non posso dire per non togliervi il gusto di guardarlo. E' scaricabile gratuitamente in alta qualità e accenno solo 2 curiosità : il Joker è interpretato dal figlio di Walter Koenig (Checov di Star Trek). Dopo la messa in rete di questo video la Warner è stata letteralmente sommersa da e-mail chiedendo a gran voce l'ingaggio di Collora per il nuovo film di Batman...

http://www.collorastudios.com/projects/bde/bdemain.htm

2) Batman e Superman: World's Finest ovvero la rivisitazione della serie anni 70 che vedeva insieme Batman e Superman. In questo cortometraggio di 8 minuti si può gustare il primo incontro dell'Uomo d'Acciaio con il Cavaliere Oscuro. Due protagonisti che non hanno nulla da invidiare alle star dei film ufficiali. Anche qui stesso discorso, cura maniacale dei particolari e solite tonnellate di lettere, e-maile petizioni online per portare avanti questo progetto in forma ufficiale. Ovviamente la Warner non ha mai risposto.

http://www.collorastudios.com/projects/finest/finestmain.htm





Buona visione !!

11.19.2007

2007: Casa che viene e casa che va.....

Nel mondo dell'editoria supereroistica il 2007 ha portato grandi novità: da un lato si è assistito alla nascita di Planeta de Agostini, casa editrice spagnola che ha nuovamente rilanciato in Italia il mondo 'DC Comics' (Batman, Superman, Wonder Woman ecc ) con un ottima pianificazione delle testate, buoni materiali (i fumetti dei predecessori si scollavano durante la prima lettura), discreto rapporto qualità/prezzo.




Parallelamente qualche mese fa abbiamo salutato definitivamente la mitica Editoriale Corno degli anni 60, 70 ed 80 con la scomparsa del fondatore, Andrea Corno, colui che per primo portò in Italia i fumetti della Marvel e insieme a Luciano Secchi (Max Bunker) creò testate come Alan Ford e il gruppo TNT, Kriminal, Satanik lanciando di fatto il mondo del fumetto a 360 gradi.




Se ci pensiamo bene nessuno ha mai sentito parlare di Andrea Corno, ma tutti siamo cresciuti con i suoi albi.
Se non fosse stato per lui probabilmente i supereroi in Italia non sarebbero mai arrivati, era forse l'unico all'epoca nel credere nella forza della Marvel. Ricordo di aver letto da qualche parte che rimase fulminato dalla potenza del primo albo degli X-Men e della sua scelta di inserire la serie come comprimaria di Capitan America perchè i mutanti erano una lettura troppo complicata all'epoca e quindi non capace di reggere sul mercato con una testata propria. Ricordo che per errore gli occhi dell'Uomo Ragno vennero dipinti di giallo nei primi 3-4 numeri e che per continuità si decise di rendere permanete questo 'errore'. Ricordo che Devil nel numero 6 del'albo originale cambiò costume, passando da uno giallo ad uno rosso. Per Corno un passaggio così forte in Italia solo al sesto numero avrebbe disorientato il lettore. Di coseguenza anche il primo costume fu dipinto di rosso. Un editore appassionato....





Fan Film.1 Il cinema fai da te

Succede da qualche anno che fans di tutto il mondo, cultori di cartoni animati, telefilm, fumetti sono stufi di vedere bistrattati i propri beniamini attraverso discutibili trasposizioni cinematografiche o, se vogliamo dirlo in altro modo, operazioni chiaramente troppo commerciali. Diciamo la verità, qualcuno forse negli ultimi anni ha lavorato meglio di altri, ma se consideriamo la quantità 'infinita' di materiale da cui poter trarre ispirazione per un film di un'ora e mezza non possiamo credere che il risultato visto possa rappresentare sempre il massimo sforzo per ottenere un valido prodotto.

Niente paura, ci sono i fans.
Da qualche anno super appassionati hanno voluto dare il proprio contributo (a proprie spese) e creare veri e propri trailer e cortometraggi dei personaggi preferiti.
Unico obiettivo trasmettere l'essenza del protagonista, farne conoscere lo spirito e i valori che rappresenta.
Sono tutti ottimi lavori, scaricabili dalla rete, alcuni fatti con pochissimi mezzi, altri invece eseguiti da professionisiti che in alcuni casi hanno speso parecchi soldi.
Cercherò di segnalarvi siti e link di tutti questi prodotti, magari aggiungendo qualche riga di commento.
A proposito.... si parla tanto di America, vedrete delle cose fatte da dei ragazzi italiani da far venire la pelle d'oca.

La Linea su repubblica.it

Un quotidiano nazionale si accorge della scomparsa dell'ideatore della Linea.
Un bellissimo articolo di Michele Serra racconta le tappe fondamentali della vita di Osvaldo Cavandoli.
Assolutamente da leggere.

9.26.2007

Arriva l'autunno....

Nuove cose bollono in pentola, con l'arrivo dell'autunno riparte alla grande Supergulp, tenete d'occhio il blog perchè abbiamo intenzione di proporre nuovi ed interessanti argomenti.
Qualche anticipazione ?
Parleremo presto della nuova moda dei "film fai da te", di tante vecchie serie tv, ogni settimana dalla rete i siti più interessanti da visitare.

A presto.

6.10.2007

Auguri, Guerre Stellari !

Il 25 maggio 1977 nasceva una delle saghe più belle del cinema di tutti i tempi: era l'inizio di un qualcosa che nel bene o nel male avrebbe modificato la 'cultura pop' di intere generazioni.
Un vero e proprio fenomeno di massa che fino ad oggi non ha mai dato segni di cedimento.

Di Star Wars in 30 anni si è detto e scritto di tutto.
Non sarò certo io in questo blog a ricominciare a discutere se il doppiaggio italiano è fedele o no, se C1-P8 è meglio di R2-D2, se si dice la guerra dei Quoti o dei Cloni, se gli attori degli ultimi film sono stati all'altezza del proprio ruolo, se Jar Jar è un personaggio poco amato dai puristi ecc.
Questo è un compleanno e, come tutti i compleanni, è tempo di festeggiamenti.
Voglio pensare, una volta tanto, di poter fare gli auguri non ai personaggi di questa incredibile saga, ma a chi, dietro una maschera, ha realizzato un sogno condiviso da tutti.




Mark Hamill - Luke Skywalker
Harrison Ford - Han Solo

Carrie Fisher - Princess Leia Organa

Peter Cushing - Grand Moff Tarkin

Alec Guinness - Ben, Obi-Wan Kenobi

Anthony Daniels - C-3PO, D-3BO in Italia
Kenny Baker - R2-D2, C1-P8 in Italia

Peter Mayhew - Chewbacca
David Prowse - Darth Vader, Lord Fener in Italia

James Earl Jones - Darth Vader (voce in America)

Phil Brown - zio Owen

Shelagh Fraser - zia Beru
Jack Purvis - capo degli Jawa
Alex McCrindle - Generale Dodonna
Eddie Byrne - Generale Willard
e ancora....

Drewe Henley - Pilota Capo Rosso

Denis Lawson - Pilota Rosso Due

Garrick Hagon - Pilota Rosso Tre

Jack Klaff - Pilota Rosso Quattro

William Hootkins - Pilota Rosso Sei

Angus MacInnes - Pilota Capo Oro

Jeremy Sinden - Pilota Oro Due

Graham Ashley - Pilota Oro Cinque

Don Henderson - Generale Taggi

Richard LeParmentier - Generale Motti

Leslie Schofield - Comandante #1

Mark Austin - Boba Fett

Il maestro John Williams...

....e ovviamente il papà George Lucas

Cultoon


Ma quanto tempo è passato perchè qualcuno pensasse ad un progetto come Cultoon ?
La TV satellitare offre spazio praticamente a tutti, si sono aperti e chiusi nel giro di pochi anni canali assurdi, insiginificanti, oserei dire allucinanti.
Chiunque appassionato di anime immaginava da tempo un canale dedicato ai vecchi cartoni animati, agli anime della nostra infanzia. Ora c'è : Cultoon. Il progetto è ambizioso e speriamo che una volta tanto segua più il cuore degli appassionati piuttosto che discutibili operazioni commerciali. Si parla persino di un sito internet dove la gente attraverso chat, sondaggi ed e-mail potrà decidere la programmazione di una parte del palinsesto. Grandioso.
Si parte in quarta con Capitan Harlock, Conan il ragazzo del futuro, Cyborg 009, Kyashan, Daitarn III, Gordian e Fantaman.

Da Digital-sat.it:

Stiamo parlando di Cultoon, che occuperà il numero 703 della numerazione dello Skybox e che si rivolgerà ad un pubblico vasto (principalmente dai 18 ai 35), a partire da quanti sono cresciuti seguendo le storie di eroi classici come Capitan Harlock e Conan, fino a spettatori piu’ giovani che stanno scoprendo ora l’entusiasmante mondo dell’anime giapponese e dei titoli underground statunitensi.

Nel palinsesto del mese di maggio, oltre alle due serie già citate, troveranno spazio cult come Daitarn III, Fantaman e altre serie poco note, ma che coinvolgeranno sicuramente il pubblico di Cultoon.

Dopo la fase di lancio, che si concluderà in estate, sarà aperto anche un sito internet interattivo dove gli spettatori potranno commentare grazie ai forums e alle chat rooms le loro serie preferite in onda sul nuovo canale.

L'ideatore del canale, già direttore generale dei programmi Sky, David Bouchier, presentando il canale alla stampa ha dichiarato: "Cultoon si rivolge a un pubblico entusiasta e appassionato. L’idea alla base del progetto nasce dall’enorme successo riscosso dal genere manga, dagli anime e dalle storie a fumetti dei supereroi classici .”

Il mondo dell’animazione cult - ha proseguito - cresce rapidamente, anno dopo anno. Abbiamo sviluppato Cultoon per rivolgerci a fans di eta’ diverse, ma con la stessa passione, se non infatuazione, per ogni tipo di cartone animato."


Speriamo.

5.10.2007

Letteratura e dintorni.1



Alessia Martini
All'ombra del Fuji-Yama
L'anima degli anime
Edizioni Il Foglio




La brava Alessia Martini ci guida attraverso un fantastico viaggio nel tempo quando gli anime venivano trasmessi da mamma Rai e dai vari circuiti SuperSix, CinqueStelle, Odeon TV, l'Elefante, Junior TV, ecc.
Un viaggio che parte dagli albori, da quel magico 1978 dove tutto ebbe inizio, il libro trasmette un entusiasmo che non si è ancora affievolito e che attraverso un centinaio di schede delle varie serie ci racconta la storia degli anime in Italia.
Trama, protagonisti, origini, curiosità, aneddoti, impressioni e soprattutto popolarità dell'epoca sono tutti ingredienti che rendono la lettura accattivante, non un'enciclopedia ma una rivisitazione personale di chi ha vissuto quei momenti con tanta passione.
L'autrice trova inoltre lo spazio per proporre al termine di ogni recensione il testo della sigla affiancata dall'immagine della rispettiva copertina.
Il fenomeno delle sigle tv ha riscosso fin dall'inizio enorme successo in Italia ed ancora oggi nella memoria collettiva si tende a ricordare moltissime serie (non solo giapponesi) grazie al ritornello ed al testo della sigla d'apertura.
Un progetto ambizioso portato a termine con maestria, 'All'ombra del Fuji-Yama' è un libro per tutti, per chi è appassionato di anime e per chi invece vuole semplicemente fare un tuffo nel passato ricordando quanto ci hanno divertito ed appassionato Heidi & c. respirando l'odore dei vecchi vinili.
Complimenti anche alla casa editrice 'Edizioni Il Foglio' che in un mercato difficile, credendo in questo progetto, è riuscita a dare spazio all'anima degli anime.

4.21.2007

Tutti al cinema !!

In Italia per vedere al cinema un lungometraggio d'animazione non disneyiano bisogna prima di tutto che l'autore abbia vinto qualche premio internazionale altrimenti nessun distributore nostrano ci scommetterebbe un solo euro.
Lo studio Ghibli ed in particolare il suo fondatore, il maestro Hayao Miyazaki con 'La città incantata' ne ha vinto più di uno. Il film presenta l'altissima qualità tecnica consueta dello Studio Ghibli, ed ha vinto numerosi e prestigiosi premi: in patria è stato decretato miglior film dell'anno e, approdato al Festival di Berlino 2002, è stato insignito con un sorprendente Orso d'Oro (ex aequo con Bloody Sunday); ha ricevuto diversi premi della critica negli USA e l'Oscar per il "miglior film d'animazione" nel 2003 (è stato il primo anime a ricevere un tale riconoscimento).
In Giappone, dalla sua uscita nel 2001, La città incantata è stato visto da 23 milioni di persone (è stato detto che a tutto il 2002 un giapponese su sei ha visto il film) con un incasso di circa 250 milioni di dollari statunitensi, superando ampiamente Titanic. Sul mercato statunitense il film è uscito nel 2002 (in un numero limitato di sale cinematografiche), incassando in un anno 10 milioni di dollari. L'edizione in DVD, uscita dopo l'Oscar, ha avuto un più largo successo.

E finalmente nelle sale italiane arriva 'Racconti di Terramare' (Tales from EarthSea), film prodotto dallo studio Ghibli e realizzato da Goro Miyazaki, figlio del maestro.
E' un'ottima occasione per far capire che anche in Italia si possono proiettare con buon successo film d'animazione.
La pellicola rispecchia ancora una volta le qualità e i valori dello Studio Ghibli.
Un'ambientazione e una colonna sonora da Oscar. Riportiamo da FilmUp una breve recensione: Un veliero naviga nel mare in tempesta. Il capitano ordina all’Uomo del Tempo di calmare il mare, ma l’uomo del tempo non riesce a ricordare il vero nome del mare e del vento nonostante tutti i suoi sforzi. Poi, all’improvviso, appaiono due dragoni dai nuvoloni neri, che si stanno divorando a vicenda. Per i dragoni che vivono nell’occidente più profondo, apparire nelle zone orientali abitate dall’uomo e mangiarsi uno con l’altro è qualcosa di impensabile: l’equilibrio del mondo sta crollando... Ged è in viaggio, alla ricerca della causa che provoca i mali del mondo. Da ragazzo era un pastore impetuoso e arrogante; ora è un uomo maturo... ed è il più grande dei maghi. Nel corso dei suoi viaggi, incontra Arren, Principe di Enland, perseguitato da una misteriosa “ombra”, la forza disastrosa che sta distruggendo l’equilibrio del mondo e sta facendo impazzire la gente.

Sperando che il film rimanga nelle sale un pò più dei soliti due giorni Buona Visione.

4.11.2007

Jeeg e Piero Pelù

Mettiamo un pò d'ordine visto che l'argomento ogni anno torna di moda.
La sigla di Jeeg non è cantata da Piero Pelù a differenza della credenza popolare, è solo una leggenda metropolitana.
La sigla di Jeeg è cantata da Roberto Fogù, in arte Fogus, scomparso nel 1995.
Il paroliere é Paolo Moroni e la musica (come la sigla di Mazinga Z) è copiata dalla sigla originale giapponese, con la particolarità che pur essendo una 'cover' è riuscita meglio dell'originale, meno ruvida e più orchestrale.
La RCA comunque come lato B del 45 giri del Grande Mazinga produsse una cover di Fogus cantata dai Micronauti.
Non esistono sigle cantate da Piero Pelù. All'epoca Piero avrebbe dovuto avere 16-17 anni e se sentite la voce di Fogus è impossibile che si possa attribuire ad un ragazzino. Fogus ha cantato anche altre sigle come Ryu il ragazzo delle caverne ed in quella canzone in particolare si capisce ancor di più che l'età di chi canta supera ampiamente i 16 anni.
Posso riportare un' intervista rilasciata durante un concerto tenuto dai Litfiba al Propaganda di Milano e trasmesso dalla radio RETE 105.
Alla precisa domanda di un ragazzo se Piero Pelù avesse mai cantato nelle sigle dei cartoni animati, la sua risposta e' stata la seguente:
"In anni di carriera ne ho fatte di cose ma mai ho cantato per sigle di cartoons".
Altra testimonianza da Radio DeeJay: "Ciao a tutti, ho appena chiesto a Piero Pelù via fax in diretta su Radio DJ se lui ha cantato la sigla di Jeeg, e lui ha detto purtroppo no perche' era ancora al liceo e stava ancora mettendo su la sua prima Band. Ha confessato che gli sarebbe piacuto, ma non e' stato lui."
Ci sono poi i 'furboni' che condividono gli mp3 di Jeeg su Emule rinominandoli "Piero Pelù - Jeeg.mp3" e cose del genere.
Cercando su internet ho trovato questo che sicuramente può dare alcune risposte...
"Ciao P. sono G. da Messina, anzi dalla provincia di Messina, in pratica quello che tempo fa ti aveva dato quell'informazione circa l'esistenza di un gruppo chiamato "Edipo e il suo complesso" che aveva interpretato Jeeg alla Litfiba ...Ricordi? Ebbene il gruppo esiste e addirittura qualche giorno fa, in un mercatino di roba usata, e per sole 3.000 lire, ho trovato l'ellepi in questione e , spettacolo, il pezzo c'e' veramente!!! Il cantante copia benissimo il modo di cantare del Pelù al punto che sembra davvero lui, molto bello. Il disco si intitola "Pura Lana" e anche il resto non e' male. Se lo trovi compralo, ciao da G. "
Confermo che su Emule si trova il brano "Edipo E Il Suo Complesso - Jeeg Robot (Quella Che Sembra Piero Pelù).mp3"
Immagino anche che qualcuno avrà stampato il brano in questione spacciandolo per un brano eseguito da Pelù.



4.08.2007

Largo a nonno Go

Il mercato dei cartoni giapponesi negli ultimi anni si è espanso a macchia d'olio proponendo ogni mese nuovi lungometraggi, centinaia di OAV, nuove serie e soprattutto poche idee.
Le produzioni veramente valide si contano su una mano e sicuramente non coincidono con quanto trasmette la tv italiana.
Con i mezzi attualmente a disposizione i limiti sono solo dettati dalla fantasia umana.
Intendiamoci, ci sono opere recenti di ottima fattura (sia per la trama che per la realizzazione), che però spesso passano in secondo piano dietro prodotti mediocri magari più pubblicizzati.
Chi continua ad insistere e a credere nella 'Goldrake Generation' è proprio il suo creatore, il mestro Go Nagai, un simpatico veterano che all'età di 62 anni ha negli ultimi anni:
- proseguito la saga dei Getter Robot con alcune serie nuove di OAV (una più bella dell'altra)
- proseguito la saga della famiglia Kabuto creando Mazinkaiser
- prodotto la nuova serie di Gaiking (il drago spaziale)
- prodotto la nuova serie di Jeeg (uscita in Giappone da alcuni giorni)
e se pensate che queste sono solo alcune delle cose che il maestro ha fatto negli ultimi anni e che si bisbiglia del ritorno di Actarus dalla stella Fleed, beh...,


FORZA NONNO GO ! ! !



3.29.2007

1980: arriva Gundam !


E' già trasc
orso mezzo secolo da quando, a causa della sovrappopolazione, parte dell'umanità fu costretta a trasferirsi su gigantesche isole spaziali che ruotano, come tanti satelliti, intorno alla Terra. Queste isole sono diventate ormai la seconda patria per queste popolazioni che vivono, lavorano, procreano... conducono insomma, la stessa vita alla quale erano abituati sulla madre Terra. Anno 79 dell'era spaziale: Side 3, l'isola spaziale più lontana dalla Terra, si è autonominata Principato di Jion. Ha dichiarato la propria indipendenza e tentato con la forza di sottomettere tutte le altre isole spaziali. Una guerra spaventosa è quindi scoppiata tra la Confederazione delle Isole Spaziali ed il Principato di Jion. I combattimenti, nel solo primo mese di guerra, hanno causato la morte di oltre dieci milioni di uomini... e sono già otto mesi che la guerra si trascina senza nè vinti nè vincitori

Nel vasto mondo della fantascienza giapponese tre sono i filoni principali di cui in Italia si ha maggiore memoria.
Il primo di ispirazione prettamente nagaiana racchiude l'universo dei 'robottoni' (Goldrake, Mazinga, Jeeg, Gaiking, Daltanious, ecc..), il secondo legato alla visione sentimentale e poetica di Matsumoto (Harlock, Galaxy Express 999, La Regina dei 1000 anni, Starzinger ecc).
Il terzo, meno nazional-popolare e all'epoca più di nicchia si identifica nella saga di Gundam (ed oggi diremo di tutti i suoi derivati).
Sicuramente una delle migliori serie nipponiche di sempre, prodotta dal Giappone nel 1978, e arrivata senza autorizzazione ufficiale in Italia (ecco perchè mai più riproposta fino ad un paio di anni fa dalle reti Mediaset) tra l'80 e l'81 su alcune tv locali. Perchè Gundam piace tanto ?
Ispirata al libro "Fanteria nello spazio" la saga di Gundam risulta una delle serie più belle data la volontà degli autori di creare ambientazioni realistiche e situazioni possibili in un romanzo di fantapolitica sufficientemente complesso.
Viene adottato un nuovo tipo di disegno, più curato rispetto alla media dell'epoca,i colori risultano meno forti e più reali, i fondali e le scenografie ricche di particolari.
A differenza di come eravamo abituati non sono i robot (mobile suit) ad essere protagonisti, ma sono le vicissitudini dei personaggi, i loro problemi, i rapporti interpersonali. Le puntate non sono 'autoconclusive': intorno alla trama principale che mostra la guerra tra il principato di Jion e la Confederazione si sviluppano molte sottotrame intorno ai protagonisti che impariamo così a conoscere ed apprezzare.
Ricordo che all'epoca ci eravamo da poco abituati alle trame di Goldrake & c. (semplici, simili e lineari) e fummo immersi nuovamente in una situazione più complessa: il principato di Jion contro il resto del mondo attraverso epiche battaglie nello spazio con astronavi straordinarie e mobile-suit sempre più evoluti, i poteri ESP (mentali) di alcuni protagonisti, il continuo confronto-scontro tra Peter-Rei (pilota di Gundam) e Scia della Cometa Rossa (figlio della famiglia reale del principato di Jion) causa l'amore verso la stessa ragazza : sono tutte sottotrame ampiamente sviluppate nella serie che rendono Gundam una vera chicca per gli appassionati di cartoni giapponesi.
L'accattivante mecha-design (disegno dei mobile-suit e di tutto ciò considerato tecnologico) e l'ottimo disegno nello sviluppo dei personaggi e dei fondali valorizzano ancor di più una serie che all'epoca vedeva una generale poca curanza dell'aspetto grafico delle serie.
Gundam era bello allora ed è bellissimo oggi, se si considerano le innumerevoli serie a lui dedicate, è un personaggio evergreen che continua di generazione in generazione a riscuotere grande successo.

Purtroppo la prima serie ritrasmessa dopo 25 anni da Mediaset ha un doppiaggio diverso da quello storico. E' vero che è fedele allo storyboard originale ma non è il nostro doppiaggio. Solito discorso del cuore contro la mente. Io (e questo credo si sia capito) preferisco Peter Rei e Scia.



 
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